IL SEGRETO DEL LEGNO
Unicità del prodotto e qualità dei materiali.
La chiave del successo
-Merone (Como)-
SULLE RIVE del Lambro, a Baggero, c’era l’albero degli zoccoli. Anzi, c’erano gli alberi degli zoccoli. Un intero bosco di platani, piantati nei primi decenni del Novecento da Vincenzo Sangiorgio per dare forma alle sue calzature. Oggi quella rigogliosa foresta che forniva materia prima in abbondanza non c’è più, travolta dai tempi. Ma in un angolo del rione, in via Mazzini, si respira ancora il profumo del legno. Qui, a due passi dai mulini che negli anni d’oro servivano ad azionare i macchinari, si trova ancora lo zoccolificio che porta il nome del suo fondatore e che continua ad essere tenuto in vita dall’instancabile nipote, Roberto Sangiorgio. È l’unico “zecurè ˮ rimasto in Lombardia nonché uno dei pochi testimoni, in tutta Italia, di un mestiere che rischia di scomparire a che ha ancora molto da raccontare e da offrire sul mercato. In via Mazzini, infatti, il fascino dei tempi che furono si unisce sapientemente alla voglia di tenersi al passo con i tempi: nella storica bottega, che quest’anno compie novant’anni, vengono confezionati zoccoli su misura e ciabatte, rigorosamente in legno e accompagnati da accessori in fibre naturali. La chiave per resistere e non essere schiacciati dalla concorrenza? Continuare a scommettere sulla qualità dei materiali e personalizzare, creando un prodotto unico. Una sfida che, da tre generazioni, viene portata avanti con molti sacrifici dalla famiglia Sangiorgio, ancora testimone dello spirito imprenditoriale e artigianale che contraddistingueva la Brianza comasca.